Vercelli è una delle città con più storia in Piemonte. Arte, Storia, Cultura, Agricoltura e Gastronomia sono racchiusi in essa e si possono apprezzare in ogni sua via e piazza. La grande pianura che la circonda e la grande abilità dei suoi agricoltori ha permesso alla città di diventare Capitale europea nella coltivazione del riso.
… D'isà l'è na dilìsia , muschin a gn’è ‘nburdel. D’inver ai’è la nèbia c’at taji cun al curtèl, ma qund ca l’è primavera, a la stagìon di fiur ai rañi ‘n buracherèra at mustu a fè l’amur.
… D'estate è una delizia, moscerini ce ne sono tanti. D'inverno c'è la nebbia che tagli con il coltello, ma quando è primavera, la stagione dei fiori le rane con il loro gracidio ti insegnano a fare l'amore.
Città di antiche origini. Fu fondata dai celti attorno al VI sec. a.C. e successivamente divenne municipium libero dell’Impero Romano. Grazie alla sua ubicazione centrale nella pianura Padana è sempre stata un centro nevralgico di pellegrinaggio e commercio.
Camminando per le vie e le piazze della città si possono assaporare gli oltre 2500 anni di storia che Vercelli racchiude.
La posizione strategica ha permesso alla città, nel corso delle ere, di diventare un vero e proprio crocevia economico e religioso, accogliendo migliaia di pellegrini e carovane commerciali. Vantaggio favorevole che si riflette tutt’oggi sul commercio e la logistica moderna.
Nata per permettere il pellegrinaggio alla tomba dell’apostolo Pietro a Roma, la Via Francigena è un’antica strada che nel medioevo collegava Canterbury alla città eterna e ai porti della Puglia. Vercelli si trova proprio su questa antica via, ed era un importante punto di sosta attrezzato con ostelli e addirittura un ospedale dedicato a loro, Santa Brigida degli Scoti.
Una città fiorentissima.
I secoli di storia vissuti dalla città di Vercelli hanno lasciato numerosi capolavori ed edifici storici di interesse nazionale e internazionale. Un’attenta e saggia politica culturale, portata avanti negli ultimi anni del XX secolo, ha permesso a Vercelli di preservare e valorizzare il suo patrimonio, venendo inserita tra le trenta più importanti città d’arte italiane.
Principale chiesa della città, è stata ricostruita a
partire dal 1570 e terminata novant’anni dopo con l’ultimazione della grandiosa
cupola in rame.
Nel 1940 il duomo è stato dichiarato monumento nazionale.
Inaugurata nel 1878, la sinagoga di Vercelli testimonia la vitalità della comunità ebraica cittadina.
dopo la soppressione degli ordini monastici, la chiesa di San Marco fu una delle più importanti e vaste chiese cittadine, sede della sepoltura delle più importanti famiglie vercellesi.
Nella città è custodito uno dei più antichi esempi in assoluto di inglese antico, il Vercelli Book. Nella biblioteca Capitolare di Vercelli, si tratta di un manoscritto del X secolo.
Fondato nel 1907 per legato testamentario di Francesco Borgogna, illustre collezionista vercellese. E' la seconda pinacoteca del Piemonte dopo la Galleria Sabauda di Torino.
Il Museo Leone, costituito per volontà testamentarie del collezionista Camillo Leone nel 1910, ospita una grande collezione di reperti archeologici, cimeli, arti decorative, mobili, armi e una pregiata raccolta di libri antichi.
La chiesa, costruita nel 1515, presenta la tipica struttura cinquecentesca ed è un vero capolavoro artistico. Al suo interno vi sono affreschi a trompe l’oeil dei fratelli Giovannini da Varese, la balaustra in marmo realizzata su disegno di Filippo Juavarra, la cappella della navata destra riproduce fedelmente la Santa Casa di Loreto e il crocifisso dell’altare maggiore è una pregevole opera lignea del XVI secolo.
La chiesa riveste un ruolo importante nella storia dell’arte perché vi sono conservate varie opere realizzate da Gaudenzio Ferrari tra il 1529 e il 1534.
Tra i maggiori pittori e scultori rinascimentali del suo tempo, Gaudenzio Ferrari rappresenta un punto di riferimento nell’arte italiana. Nel primo decennio del XVI è protagonista dello sviluppo delle opere del Sacro Monte di Varallo. Realizzò a Vercelli, all’interno della chiesa di San Cristoforo, numerose opere di pregevole valore storico e artistico.
La Madonna degli Aranci posta sull’altar maggiore sarà punto di riferimento p er tutti gli artisti successivi, e grandioso è il Concerto degli angeli posto sulla cupola principale.
La Basilica di Sant’Andrea è tra i più importanti ed iconici monumenti della città. Edificata nel 1219 e completata nel 1227 per volontà del cardinale Guala Bicchieri, si tratta di uno dei primissimi esempi di gotico italiano fuso con elementi di romanico lombardo. Il rosone posto nel mezzo della sua facciata a capanna è divenuto uno dei simboli della città e, sopra una delle due torri ad innesto francese, c’è il gallo segnavento divenuto un altro degli emblemi vercellesi. L’impronta gotica è maggiormente presente all’interno, con le sue tre navate divise tra loro da archi ogivali. Tra le opere d’arte contenute vi troviamo il monumento funebre a Tommaso Gallo, abate al quale il cardinale Bicchieri affidò la basilica. Sulla destra troviamo il monastero per i monaci vittoriani con al centro il chiostro, luogo altamente suggestivo.
Grandissima eccellenza e vanto vercellese è il riso.
A Vercelli, infatti, vi è la più alta concentrazione di varietà di riso al mondo. Tale possibilità è data grazie alla grande pianura e alle grandi risorse idriche derivate dai fiumi e dai corsi d’acqua del territorio. Secondo i registri dell’ospedale Sant’Andrea, le prime risaie risalgono addirittura al 1200.
Secoli di esperienza e di coltivazione hanno permesso agli agricoltori vercellesi di raggiungere una qualità è una varietà di riso ai massimi livelli.
Infatti a Vercelli e nelle zone limitrofe è concentrata più del 50% della produzione risicola italiana, tanto che è valso a Vercelli il riconoscimento di Capitale Europea del Riso. Infatti nel cuore della città è presenta la borsa risi.
Chiunque visiti Vercelli o sia semplicemente di passaggio non può non fermarsi in una delle tipiche osterie della città. La gastronomia vercellese è molto particolare e variegata grazie anche alla morfologia del territorio che racchiude in pochi chilometri tre diverse tipologie di paesaggio, si passa da quello montano della Valsesia a quello collinare per finire con la pianura dominata dalle risaie a ridosso della città stessa. I piatti proposti sono realizzati con ciò che offre il territorio, molto sostanziosi e “robusti”.
Ovviamente il riso trionfa nel piatto tipico della tradizione vercellese, la Panissa. Salendo di quota troviamo piatti nati per contrastare l’inverno montano come per esempio la polenta concia o i capunet, involtini di verza. Anche il reparto dolciario ha i suoi punti forti, i bicciolani, biscotti di pasta frolla e la tartufata, torta a base di panna e crema ricoperto di sfoglie di cioccolato.
È il piatto vercellese per eccellenza, un risotto che utilizza i prodotti tipici della zona. Riso, salam dla doja, fagioli di Saluggia o di Villata, lardo e Barbera del Monferrato vengono sapientemente cucinati per creare un piatto pieno di sapori e profumi che saprà valorizzare e completare appieno la visita a Vercelli.
Sono i biscotti tipici di Vercelli nati nei primi anni del 1800. Ricca pasta frolla si unisce agli aromi di una miscela di spezie che comprendono dalla cannella, garofano, vaniglia, macis, zenzero fino ad arrivare al coriandolo per creare un biscotto dal sapore unico.
Nel variegato territorio vercellese trovano ampio spazio le colline. Qui, molte cantine coltivano e producono vini d’eccellenza. La città di Gattinara, ai piedi della Valsesia, è famosa per dare il nome all’omonimo vino che si fregia dell’etichetta DOCG (Denominazione di Origine Controllata e Garantita).
Vino rosso tra i più pregiati d’Italia. La sua produzione avviene nei territori del comune di Gattinara e si ricava da uve Nebbiolo. E’ un vino aromatico, dal colore rosso granato e dall’odore raffinato di viola. Si abbina in maniera perfetta con carni rosse di selvaggina e cacciagione, arrosti, brasati, formaggi stagionati a pasta dura. Ottimo anche utilizzato per cucinare il risotto che prende il nome "risotto al Gattinara".